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Farabegoli Fabio


Farabegoli Fabio è stato, dagli inizi degli anni 90 in poi, un nuotatore di livello internazionale
ecco uno stralcio di ciò che si trova su di lui in rete

1993
Fabio
1994
Fabio
1997
Fabio
2000
Fabio
Fabio
2000

Fabio
COPPA DEL MONDO / Un altro squillo azzurro nella tappa di Melbourne in vasca corta Farabegoli, rana da record Vince ancora i 200 e abbassa il suo primato italiano: «Forse ho esagerato» Piccolo grande Farabegoli. Centosessantacinque centimetri di altezza, 2' 09"03 di velocità nei 200 rana. La coppa del Mondo in vasca corta è più che ipotecata da questo 24enne romano del Tiburtino dopo la vittoria in crescendo nobilitata dal nuovo record italiano, già suo da febbraio, dal riconoscimento come miglior prestazione di tutti gli stili (già, ha battuto indirettamente l' olimpionico aussie Grant Hackett primo nello stile libero e Matt Welsh, anch' egli medagliato a Sydney, primo nel dorso). Non solo: il suo crono è di soli 2 centesimi superiore al miglior tempo mondiale stagionale detenuto dall' australiano Piper, terzo ieri, il 20° di tutti i tempi e il primo realizzato da un europeo. Dieci milioni di premi: dopo Cassol, Farabegoli offre champagne, è il primo italiano a frantumare il muro dei 2' 10. Farabegoli aveva fissato perfino il tempo prima di salutare a bordo vasca Marcello Rigamonti: «Volevo arrivare a 2' 08"99». Potrà tentarlo agli Assoluti indoor di Desenzano del 21 e 22 dicembre o alla ripresa della Coppa proprio a Imperia, il 13 e 14 gennaio. Un anno dopo la sua svolta. Non potrà tentarlo agli Europei di Valencia della prossima settimana: il romano resta il terzo ranista italiano e di fronte ai due medagliati olimpici, Fioravanti e Rummolo, è costretto a rimanere a casa. «Faccio quello che dici tu» ha risposto al suo allenatore Gianni Nagni apprendendo l' informazione dall' Australia. Non dovrebbe insomma polemizzare ma «trarre reazioni ulteriormente positive» (garantisce Nagni che l' ha rilanciato). E Fiore, dal collegiale di Verona, incassa con diplomazia l' impresa dello specialista di vasca corta: «Già sono due situazioni diverse vasca lunga e corta. Battere il suo primato? Non sono quello di Sydney, il lavoro duro deve ancora cominciare». Un' esecuzione studiata con perizia (la media pensata era di 33"): 30"13, 1' 03"03, 1' 35"77 rispetto al 30"61-1' 03"48-1' 36"96-2' 10"78 del precedente suo primato realizzato il primo dicembre a Shanghai. Quarto ai 50, ma non s' è scomposto: «Poi ho visto Knabe dietro e mi sono gasato» racconterà. Il terzo cinquanta da 32"06 è stato l' inizio di un recupero che l' ha visto superare il canadese e l' australiano. «Mi sentivo bene, ecco perchè la progressione è andata a buon fine. Sono felicissimo. E' il risultato del duro lavoro fatto in questi mesi». Al telefono le emozioni sommergono l' allenatore: «Hai visto che sono riuscito a fare? Già, forse ho esagerato!». Una vittoria ricca anche di risvolti umani: il nuotatore non è più giovanissimo, ma si sta ritagliando uno spazio da protagonista, pare tornato quel ragazzino che a 16 anni diventò campione europeo juniores, primatista di vasca lunga, campione italiano assoluto. Un rilancio in grande stile, baciato da progressi tecnici (le virate sono ora il suo forte), da una ritrovata consapevolezza, nonostante la fragilità della salute. Fisico da torello, volontà di ferro. La tappa di Melbourne chiude la zona oceanica della rassegna: ancora tanta Australia nella terza giornata, anche se brucia agli aussie la sconfitta di Klim nei 50 crawl dall' americano Lezak, sceso sotto i 22", mentre Matt Welsh completa la tripletta nel dorso. Al rientro dopo la squalifica per doping di due anni (ai Mondiali di Perth), la ventenne Wang Luna si piazza 2ª nei 200 sl, ma è la cinese della rana, Lou Xuejuan, a raccogliere il terzo successo e le maggiori curiosità. Altri segnali. Stefano Arcobelli IL PUNTO TECNICO L' onda lunga dei trionfi di Fioravanti Sembrava una delle tante meteore che le piscine italiane hanno messo in evidenza nel corso dei decenni. Nato a Roma il 23 gennaio 1976, Fabio Farabegoli cominciò a farsi notare a 15 anni: campione dei 100 e 200 rana categoria ragazzi nel ' 91. Poi due titoli juniores nel ' 92, e l' anno successivo campione assoluto dei 200, con primato italiano: 2' 15"75. Era nato un astro? Si poteva sperarlo, malgrado la ridotta statura e quella rana tempestosa, al limite del regolamento, che faceva storcere il naso agli esteti, visto che dai campionati europei giovanili era tornato con l' oro dei 200 (2' 16"34) e l' argento dei 100 rana (1' 04"19). Si poteva sperarlo perché per una stagione ancora ha retto ai vertici, pur senza progredire: campione dei 200 in 2' 17"52, quinto nella finale B ai Mondiali di Roma in 2' 17"26, dopo il 2' 16"99 della batteria. In realtà Fabio era entrato in una pericolosa involuzione. La sua rana veniva ogni giorno minacciata di squalifica e Gianni Nagni, l' allenatore-fratello maggiore più accalorato che si conosca, non sapeva più a quale santo appellarsi per raddrizzare una nuotata ed una carriera che parevano irrecuperabili. Intanto venivano fuori i nuovi talenti, un poco più giovani, ma certamente più dotati: più alti, più belli nel rompere l' acqua, senza problemi. Si chiamavano Domenico Fioravanti e Davide Rummolo. Il tappo Farabegoli riuscì ancora a tenerli a bada vincendo i 200 ai campionati indoor del ' 95, ma con un modesto 2' 18"53, poi rientrò nei ranghi. Ne uscì di nuovo, ma la cosa sembrò casuale e non ci badò nessuno, vincendo il titolo italiano nel 1997, con un normalissimo 2' 17"67. I campioni erano altri, soprattutto Fioravanti, che non poteva entrare in acqua senza essere accompagnato dall' aggettivo «talentoso», il quale faticava ad affermarsi in campo internazionale ma tutti continuavamo ad aspettarlo con molta fede. L' antico campione europeo giovanile era totalmente dimenticato, nascosto nel ghetto dei campioncini di un giorno, quelli che il nuoto azzurro ha prodotto in schiera, e ne tacciamo i nomi perché non è il caso di far male a nessuno. Un altro forse avrebbe alzato bandiera bianca. Non Fabio Farabegoli, con quel Nagni al fianco: un giorno in vasca corta nella World Cup di Imperia il basso ranista dalla nuotata problematica tornò inatteso alla ribalta. In vasca c' era Ian Thorpe, il mostro venuto d' Australia, quello già definito «il miglior nuotatore del secolo», e tutti guardavano a lui, mentre zitto zitto Fabio si piazzava secondo, con il record italiano di 2' 11"42, in una gara di 200 rana nella quale Fioravanti era stato eliminato in batteria. Ce n' era abbastanza per ritrovare fiducia, essere ripescato per i meeting all' estero, anche se il sogno di trovar posto per i campionati europei o, addirittura, l' Olimpiade, era irrealizzabile. Però dopo le medaglie europee di Fioravanti, quelle olimpiche di Fioravanti e di Rummolo, nella rana italiana si è verificato un effetto «trascinamento» che ha aperto le porte ad altri che prima non ci credevano, o non ci pensavano. E' un fatto mentale, non soltanto tecnico. Come correre la maratona e non sentirsi stanchi alla fine. Nella scia di Fioravanti e Rummolo sono venuti fuori i Farabegoli nei 200 ed i Cassol nei 100. Una volta c' era la staffetta 3x200 rana. Se la facessero in campo internazionale, l' Italia sarebbe prima al mondo. Ma intanto Farabegoli non andrà ai campionati europei di vasca corta. Perché l' Italia ha troppi ranisti, come aveva troppi dorsisti per i Mondiali ' 94: Battistelli bronzo olimpico, Merisi bronzo europeo, Bianchin argento mondiale di vasca corta. I posti disponibili erano due, e Bianchin fu lasciato da parte. Aronne Anghileri Klim battuto nei 50 crawl, stupisce la cinese Lou Xuejuan MELBOURNE - Così nella 3ª giornata di coppa del Mondo in vasca da 25 m. UOMINI, 50 sl: 1. Lezak (Usa) 21"99; 2. Klim (Aus) 22"02; 3. Hawke (Aus) 22"08; 17. DE FELICE 23"58; 18. BECCARI 23"66. 1500 sl: 1. Saminadin (Fra) 15' 33"35; 2. McGregor (Aus) 15' 49"68; 3. Baker (Gbr) 15' 50"38. 100 dorso: 1. Welsh (Aus) 51"89; 2. Hass (Aus) 54"33; 3. Talbot-Cameron (Aus) 54"73. 200 rana: 1. FARABEGOLI 2' 09"03 (rec. it.); 2. Knabe (Can) 2' 11"35; 3. Piper (Aus) 2' 11"75. 100 farfalla: 1. Pine (Aus) 52"09; 2. Reid (Aus) 52"93; 3. King (Aus) 53"94. 400 misti: 1. McGregor (Aus) 4' 10"16; 2. Kent (N.Zel) 4' 12"86; 3. Piper (Aus) 4' 19"27. Donne, 200 sl: 1. Rooney (Aus) 1' 57"81; 2. Wang Luna (Cin) 1' 58"14; 3. Graham (Aus) 1' 58"41. 50 dorso: 1. Rooney (Aus) 28"20; 2. McMillan (Aus) 28"40; 3. Robins (N.Zel) 28"76. 50 rana: 1. Lou Xuejuan (Cin) 31"11; 2. Balcerzak (Usa) 31"29; 3. Hanson (Aus) 31"34. 200 farfalla: 1. Hunter (Aus) 2' 11"38; 2. Pedrazzini (Aus) 2' 12"40; 3. Davis (Aus) 2' 15"96. 200 misti: 1. Munz (Aus) 2' 13"12; 2. McMahon (Aus) 2' 13"24; 3. Hanson (Aus) 2' 14"93. TEST ANTIDOPING - Quattro controlli antidoping (a 2 uomini e 2 donne) sul sangue sono stati effettuati dalle autorità australiane durante la tre giorni di Melbourne. E' la prima volta in una competizione se si esclude l' Olimpiade di Sydney.
Arcobelli Stefano, Anghileri Aronne

2000
Fabio

 

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