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Frabegolo Frabegoli
Capostipite

di Frabegolo Frabegoli (quello che consideriamo il nostro capostipite) sappiamo molto poco e, delle poche cose che sappiamo, alcune sono solo supposizioni.
La prima notizia che io ho avuto della sua esistenza la devo ad una email di Manuela Farabegoli la quale mi scriveva:

"Riguardo alla diffusione nel cesenate mi è stato riferito da un cugino, che un suo amico (il prof. Giampiero Savini) si è trovato ta le mani in un archivio, notizie di un certo Frabegolo Frabegoli, maestro comacino che avrebbe lavorato nella costruzione del duomo di CESENA ?!!"
Se mi mettessi a lavorare con un po' di immaginazione, io vedrei...... Frabegolo Frabegoli che arriva a Cesena e comincia a scolpire sia gli angioletti sia i rosoni che adornano il duomo di Cesena; ma un "bel" giorno incontra una bella "burdela romagnola" con capelli neri e seno procace; mette su famiglia e i suoi discendenti iniziano a popolare il cesenate e, più tardi, tutti gli angoli del continente....


Questa è - per ora - solo una supposizione.
Infatti, grazie al prof. Claudio Riva, ho potuto contattare il prof. Giampiero Savini; ma lui, della faccenda, non ricorda nulla; peccato che a suo tempo il cugino della Manuela non abbia mostrato più interesse ad approfondire la questione. Noi abbiamo cercato in diversi archivi di Cesena ma per ora senza risultati: non abbiamo trovato riscontri.




Devo però confessare che incontrare il prof. Giampiero Savini è stato comunque un "colpo di fortuna"; perché lui, nelle sue ricerche, dal quel giorno, quando trova qualcosa sui Farabegoli, si prende un appunto che ripone in una sua cartella; ogni volta, poi, che andiamo all'archivio storico della diocesi di Cesena, lui ha sempre qualcosa di nuovo per noi e le sorprese non mancano mai.

Grazie a questi suoi "appunti-notizie", certe supposizioni cominciano a prendere corpo.
Ecco, dunque, alcuni documenti di cui, grazie a Piero, siamo venuti in possesso:
Nome: Documento:   Supposionie deduzioni:
Frabegolo Frabegoli Battesimo Duomo di Cesena 1571 Questo è il certificato di battesimo di Frabegolo Frabegoli, figlio di Giron (Geronimo).
Frabegolo è nato nel 1571; il padre Geronimo è presumibile che sia nato attorno al 1530. La supposizione logica è che Geronimo fosse un figlio o un nipote del capostipite Frabegolo Frabegoli e che lo abbia rinominato.
Frabegolo Frabegoli 30-7-1602 A.D.Ce. Giud. Mod. 100, c. 26R
In questo documento Frabegolo viene definito "mastro" (come si pensa lo fosse il nonno o bisnonno) e chiede che Rinaldo Armuzzi e don Sebastiano Righi gli paghino finalmente il debito di 100 bolognini.
Frabegoli Tomaso 17-9-1659 A.D.Ce. Cancelleria Moderna 47 c.c.n.n. Tomaso, figlio di Geronimo nato nel 1602, dichiara davanti al tribunale lo stato di celibato dell'amico mastro Bernardino Mattiazzi (muratore ben documentato nelle cronache di Cesena: così mi riferisce il prof. Savini); egli afferma di conoscerlo dall'età di 7 anni; alla domanda su quale sia la sua professione,Tomaso risponde: "Faccio i fatti miei". Questa frase vuole significare lo stato di agiatezza diTomaso il quale - in poche parole - ha soldi sufficienti per vivere di rendita senza dipendere da nessuno.
Don Andrea Frabegoli Libro dei battesimi del duomo di Cesena 1554 Don Andrea Farabegoli è cappellano nel duomo di Cesena e il 29-9-1554 inizia a battezzare e lo farà per i seguenti 2/3 anni; mi si dice che per diventare prete e fare gli studi appropriati ci volevano soldi; da ciò si deduce che Andrea o aveva uno "sponsor" o era figlio di una famiglia che aveva una certa disponibilità economica.
Don Giovan Battista Frabegoli 28-2-1604 A.D.C. Giudizio Moderno 722 cc.n.n. In data 28-2-1604, Don Giovan Battista Frabegoli - sacerdote del duomo di Cesena - testimonia del litigio tra diversi preti tra cui:
Giustiniano Beccari, Nicola Barberi, Giulio Aldini, Giuseppe Belletti.
Secondo la sua deposizione, i suoi colleghi
"facevano un bordello et chiaccara nella sagrestia del duomo di Cesena durante lo svolgimento della funzione".
       
Tutti i documenti indicano finora che i nostri progenitori erano di sicuro membri di una famiglia agiata e, probabilmente, il capostipite Frabegolo Frabegoli aveva lasciato ai figli una consistente eredità, per cui la teoria che lui fosse una mastro comacino è più che attendibile.
Ciò che ancora rimane da capire è chi fosse realmente e , soprattutto, perchè ad un certo punto il capitale dei Farabegoli fu dilapidato.
I discendenti delle generazioni successive di cui abbiamo ricostruito l`esistenza risultano essere tutti dei contadini che lavorano "sotto padrone".

..e poi incontrammo Maurizio Abati....

Quando all'inizio delle nostre ricerche incontrammo "i ragazzi dell'archivio" gia ci ritenavamo fortunati d'avere l'aiuto di "professionisti"della ricerca, se penso alle tante informazioni che ci ha passato il prof. Claudio Riva, il ricercatore storico Piero Camporesi e, sopratutto, il prof. Gianpiero Savini non saprò mai come ringraziarli.

A dare un notevole contributo alle nostre ricerche da qualche tempo si è aggiunto il ricercatore storico Maurizio Abati. autore di diverse publicazioni tra cui un bellisimo libro su Francesco Arcano, per un suo nuovo progetto, sta spulciando molti documenti di notai a partite dal 1400 in poi e ci ha inviato informazioni e documenti davvero interessantissimi che mai noi avremmo ritrovato.
Ci ha dato di sicuro la prova che i nostri progenitori erano davvero, finanziarmente, al di sopra della media, manco sempre pero qualsiasi documento che ci parli del nostro sognato capostipite per cui Frabegolo Frabegoli mastro comacino resta ancora una supposizione diciamo una leggenda metropolitana...peccato,
ecco una piccola parte dele informazioni che ci ha dato Maurizio:

Antonio mastro Orafo

27-10-1460
ADCe-Sa, capitolo, Liber Novo, A, c. 225r Innovato il 27-10-1460: "Iohannes condam ser Francisci de Sorivola de Rambertinis" tiene e conduce in enfiteosi per 60 anni dal capitolo una casa posta in contrada San Severo. Inoltre il 19-11-1490 gli viene concessa un'altra casa in Strada Dentro che confina con la via con gli eredi del conte Giovanfrancesco di Bagno con l'orefice Domenico di Antonio "Frabegolli". Il 18-3-1497 i tre fratelli Rambertini diventono conduttori della casa dopo che è morta Margherita moglie del fu Giovanni Rambertini

14-4-1484

 

ASCe, notarile, b. 171, A. Forti, cc. n.n. Presente ad un atto "magistro Antonio quondam magistri Iohannis Frabegoli"
1484 Libro nuovo dei Canonici A, c. 212r, c. 213v L'orefice Domenico Farabegoli e Antonio Farabegoli abitano una casa in Strada Dentro confinante con quella dei Rambertini e con quella dei conti di Bagno
19-7-1485 ASCe, notarile, b. 172, A. Forti, cc. n.n. "Iohannes quondam Coradi alemanus Iohannes Picininus noncupatus habitator civitatis Cesene hospes in hospitio magistri Dominici quondam magistri Antonii aurificis"

Da questo documento deduciamo che Antonio è morto tra 1484 e il 1485
  ASCe, Notarile, Gaspare Marri, 107, cc. n.n.
Atto senza data : Da una richiesta di adeguamento ai compensi e agli incarichi dei conservatori di un non meglio specificato personaggio, cito la quinta proposta dove è ricordato anche Antonio Farabegoli: «La quinta del resto de li homini del consiglio commo è Francesco de Piero beccharo, mastro Antonio de Frabegolo et che hanno exercitio che a questi se li daga la sprocanaria, cum alchuni altri sopranumerarii che seranno a quello officio aprovati» .
Gli sprocani sono coloro che comprano il pesce dai pescatori e lo rivendono, quindi la sprocanaria è la pescheria.
Nel 1487 ho trovato nelle riformanze tra i consiglieri dei conservatori "Franciscus Petri bechari" (ASCe, riformanze, b. 58, c. 201r). Per trovare Antonio Farabegolo bisogna passare tutti gli elenchi dei conservatori di quegl'anni.
Ho cercato Antonio Farabegoli tra i conservatori del 1486 e 1487 e non l'ho trovato. Per il 1488 vi è carenza documentaria.

Domenico orafo ca. 1420

Domenico Farabegoli orefice e priore dell’ospedale del Crocifisso con negozio e abitazione in Cesena contrada Talamello
detentore di un'ospizio e conservatore
27-10-1460 ADCe-Sa, capitolo, Liber Novo, A, c. 225r Innovato il 27-10-1460: "Iohannes condam ser Francisci de Sorivola de Rambertinis" tiene e conduce in enfiteosi per 60 anni dal capitolo una casa posta in contrada San Severo. Inoltre il 19-11-1490 gli viene concessa un'altra casa in Strada Dentro che confina con la via con gli eredi del conte Giovanfrancesco di Bagno con l'orefice Domenico di Antonio "Frabegolli". Il 18-3-1497 i tre fratelli Rambertini diventono conduttori della casa dopo che è morta Margherita moglie del fu Giovanni Rambertini
1484 Libro nuovo dei Canonici A, c. 212r, c. 213v L'orefice Domenico Farabegoli e Antonio Farabegoli abitano una casa in Strada Dentro confinante con quella dei Rambertini e con quella dei conti di Bagno
19-7-1485 ASCe, notarile, b. 172, A. Forti, cc. n.n. "Iohannes quondam Coradi alemanus Iohannes Picininus noncupatus habitator civitatis Cesene hospes in hospitio magistri Dominici quondam magistri Antonii aurificis"
7-6-1494 carta 18r
In questo foglio datato da altra mano al 7-6-1494 e numerato carta 18r. ma in realtà posta alla fine del volume sono elencati i conservatori, gli anziani e i regolatori di Cesena.Tra i conservatori è menzionato il "magnifico Dominico magistri Antonii Frabegola"
30-1-1497 ASCe, notarile, b. 128, P. Pasini, cc. 16r/v Presente ad un atto "Alexandro filio magistri Dominici quondam magistri Antonii Frabiguli de Cesena"
30-1-1497 ASCe, notarile, b. 128, P. Pasini, cc. 17r/v Citato in un atto "magistri Dominici quondam magistri Antonii Frabiguli aurificis de Cesena prioris hospitalis Crucifissi de Cesena". Presente all'atto "Alexandro filio magistri Dominici"
30-1-1497 ASCe, notarile, b. 128, P. Pasini, cc. 18r/v Presente ad un atto "Alexandro filio magistri Dominici magistri Antonii Frabiguli de Cesena"
18-3-1497 ASCe, notarile, b. 128, P. Pasini, cc. 72r-73r Atto redatto nella chiesa dell'Osservanza presente tra i vari frati di detta chiesa "magnifico Dominico quondam Antonii Frabegoli aurifice de Cesena uno ex conservatoribus Cesena"
3-4-1498 ASCe, notarile, b. 130, P. Pasini, cc. 42r/v
magister Dominicus quondam magistri Antonii aurificis de Cesena et Augustinus Alegrini de Cesena prioris dicti hospitali". "Actum Cesene in contrata Talamelli in apoteca magistri Dominici magistri Antonii aurificis"
22-3-1499 ASCe, notarile, b. 133, P. Pasini, c. 40r : Presente all'atto "magistri Dominico quondam Antonii aurifice de Cesena"
10-2-1502 ASCe, notarile, b. 137, P. Pasini, cc.173r/v e 173 bis
Apollonia figlia di Andrea Gabrielli dal Sale e moglie di Giacomo di Gaspare dei Bertuzzoli, con il consenso di suo marito e di Ludovico suo zio "et magistri Dominici magistri Antonii aurificis Cesena eius consobrini" uomini maggiori di più di 30 anni. Tratta di vendita di terreni.

Qui Domenico viene definito "suo cugino"
14-7-1503 ASCe, notarile, b. 137, P. Pasini, cc. 37r/v Presente ad un atto "magistro Dominico quondam magistri Antonii Frabigoli aurifice de Cesena"
10-4-1504   A domenico viene ricordato di onorare il testamento del figlio Cesare
 


Documenti ritrovati grazie al prof. Claudio Riva, storico, pubblicista,
Direttore Responsabile dell'Archivio Diocesano di Cesena


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